L’archivio fotografico è una sezione importante e straordinaria dell’archivio storico dell’Educatorio della Provvidenza perchè documenta personaggi, eventi e attività didattiche svolte dall’Educatorio nel periodo tra la fine dell‘Ottocento e gli anni Settanta del Novecento,
Il patrimonio totale è di circa mille fotografie comprendenti oltre alle immagini della vecchia sede di via XX Settembre (già via della Provvidenza) anche quelle relative all’evolversi urbanistico del quartiere Crocetta negli anni Venti-Trenta del Novecento e ai danneggiamenti subiti per gli eventi bellici della II° Guerra Mondiale.
Interesse suscitano le fotografie riferite alle svariate attività didattiche: gite scolastiche, saggi, recite, attività in aula, e quelle relative alla organizzazioni degli spazi : infemeria, cucine, refettorio, camerate. Anche alcuni album fotografici illustrano le vicende didattiche dell’Educatorio e sono stati fatti oggetto di restauro conservativo .
Il patrimonio fotografico è stato ritrovato nei più disparati anfratti dell’edificio, il ritrovamento sparso e casuale, fu subito riconosciuto rilevante, anche considerando che negli anni Settanta la Regione Piemonte aveva avviato progetti di valorizzazione della Storia e della Cultura piemontese.
Cresceva la consapevolezza dell’importanza della documentazione storica e culturale e la conseguente necessità di intervenire nei recuperi, nei restauri, nelle valorizzazioni.
Nel 1999, nell’ambito della Fiera del Libro di Torino, fu organizzato un primo incontro sulla catalogazione dei beni fotografici e sempre nel 1999 venne emanato il Testo Unico in materia di Beni Culturali e ambientali.
Il Fondo fotografico dell’Educatorio nel 2004 venne dichiarato di “importanza culturale“ da parte della Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico e Demoetnoantropologico del Piemonte.
Nel 2006 il CSI Piemonte pubblicò le linee guida per i progetti di digitalizzazione. Le tappe erano supportate da incontri e corsi di formazione per catalogatori, con l’affiancamento di esperti fino ad arrivare alla responsabilità diretta di progetti di catalogazione.
La scheda “F“, certificata dall’Istituto Centrale per la Catalogazione e la Documentazione divenne il supporto per la descrizione dei Beni Fotografici.
Molto materiale fotografico venne restaurato e fatto oggetto di digitalizzazione con la documentazione dello stato di ogni singola opera, prima e dopo l’intervento. Ma solo una parte, anche se cospicua, venne restaurata; molto resta ancora da fare per valorizzare l’intero patrimonio.
Al fondo fotografico sono unite anche 716 diapositive degli anni Trenta. Il loro uso era didattico e relativo ad un corso di Storia dell’Arte, dal Periodo Cretese agli inizi del Novecento. Sono stati rinvenute anche alcune pellicole in contenitori di alluminio, sempre ad uso didattico, ancora oggetto di studio. Si è proceduto inoltre alla bonifica di gran parte delle diapositive che, stante lo stato di degrado, sarebbero andate perse. Il restauro complessivo è stato rinviato a data da definirsi per l‘elevato costo economico.